Pacchetto Omnibus

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Il Pacchetto
Omnibus

Stop the Clock: soluzioni integrate per fermare il tempo, accelerare il cambiamento.

Semplificazione o Disimpegno? Quali riflessioni possiamo fare riguardo al voto favorevole del Parlamento europeo sulla direttiva “Stop-the-clock”, che riguarda una parte del pacchetto Omnibus introdotto dalla Commissione europea a febbraio 2025?

Alcuni slittamenti erano già immaginabili:

Rinvio di due anni degli obblighi di reporting (CSRD) per le grandi aziende, che entreranno in vigore nel 2025, e per le piccole e medie imprese quotate (SMEs).

Rinvio di un anno per l’applicazione della CSDDD, che passa dal 26 luglio 2027 al 26 luglio 2028.

Ma davvero fermiamo le lancette dell’orologio della strasparenza negli investimenti sostenibili?

La risposta è NO!

Le direttive europee hanno promosso, in questi anni, una crescente consapevolezza del fatto che il cambiamento climatico rappresenta un rischio finanziario e che la sostenibilità degli investimenti inizia da scelte di Governance etiche, inclusive e rispettose sia dal punto di vista sociale che ambientale.

La Disclosure sulla Governance, sugli impatti Ambientali e Sociali delle attività aziendali e l’impegno verso KPI ESG progressivamente più ambiziosi continueranno a essere strumenti strategici di competitività per i grandi players e, di conseguenza, per l’intera catena del valore, la grande protagonista del prossimo futuro.

Tutto bene quindi?

Anche questo non si può dire, purtroppo. La complessità normativa e i disequilibri internazionali aumentano la responsabilità per tutti gli operatori consapevoli che dovranno vigilare e impegnarsi contro il potenziale rischio di greenwashing, promuovere le competenze e investire in strumenti di valutazione che, seppure volontari, siano sistematici e comparabili.